Uomini e macchine - Lancia e Viberti: due stabilimenti, una storia

La Fabbrica del Tempo 2001

Le vicende storiche di un’azienda non rivestono particolare importanza solo ed esclusivamente per il pubblico degli specialisti. Esse sono uno spaccato di storia contemporanea attraverso la quale leggere vicende diverse, dalla storia politica a quella sindacale, dalla Seconda guerra mondiale alla guerra di Liberazione e a molto altro ancora. È anche un’occasione per conoscersi e riconoscersi, un'esperienza aperta a tutte le componenti della realtà locale, nella prospettiva di una sempre maggiore integrazione fra gruppi linguistici, strati sociali, generazioni, un’integrazione che deve passare attraverso una serena ricostruzione del passato, senza strumentalizzazioni e interpretazioni ideologiche.
In quest’ottica, La Fabbrica del Tempo ha proseguito il suo impegno nel campo della storia sociale e dell’archeologia industriale in provincia di Bolzano con l’iniziativa Uomini e macchine, realizzando un’ampia ricerca sugli stabilimenti Lancia-Viberti e Iveco a Bolzano incentrata sulla storia dei reparti, sulle singole produzioni e maestranze e sul rapporto di questa imp
ortante industria con il tessuto sociale e culturale della nostra terra, toccando anche la presenza femminile – operaie e impiegate – e l’attività del dopolavoro. La raccolta di materiali, anche di oral history, ha visto impegnati uno staff di ricercatori dell’associazione, l’Ugaf (Unione Gruppi Anziani Fiat) di Bolzano e l’Iveco di Bolzano. La collaborazione con Ugaf era già stata avviata nel 1999 in occasione della mostra-ricerca C’era una volta un villaggio... Frammenti e immagini di storia operaia a Bolzano ed è proseguita anche in forza del successo di quella iniziativa.
La ricerca, intesa come prosecuzione ideale e integrata della storia operaia raccontata nel 1999, ha voluto arricchire di un nuovo capitolo lo studio della storia industriale bolzanina per ridare ad essa la sua giusta posizione nel contesto della storia cittadina e altoatesina, salvaguardando porzioni di memoria popolare e di cultura materiale operaia. Il lavoro, sviluppatosi in un percorso durato oltre un anno e mezzo, ha toccato numerosi settori di ricerca, quali la raccolta e la catalogazione degli articoli dei quotidiani, le interviste ai testimoni organizzati in gruppi di lavoro, l’archiviazione dei documenti (fotografie, manoscritti, piante, tessere...), un questionario proposto ad un elevato  numero di lavoratori della
Val Sarentina che ha permesso di fornire notizie inedite sui sarentinesi assunti dalla Lancia nel corso degli anni Sessanta, il rilevamento di un numero significativo di storie di vita, lo studio e l’archiviazione di documenti d’archivio provenienti da diversi fondi privati e pubblici. Un impegno notevole, ad ampio raggio, che ha sondato in profondità pagine importanti della storia locale nell’intento di contribuire ad una più ampia e più equilibrata conoscenza del nostro passato, con particolare attenzione ai contributi offerti dalla Comunità italiana allo sviluppo di questa terra.
La pubblicazione che ne è emersa è stata curata da Ivan Dughera, Vincenzo Aragona, Fabrizio Miori, Rosanna Pruccoli, Alessandra Tripodi, Fabio Duregon, Erwin Lorenzini.